Chi sono
Nevenka Martinello Brecelj
su di me
Creatività e scienza
Nel cuore pulsante delle Alpi, dove il silenzio della natura parla più di mille parole, ho iniziato ad intrecciare il mio destino con l’argilla.
Sono Nevenka Martinello Brecelj, cresciuta in una famiglia dove la creatività non era solo una pratica, ma un linguaggio dell’anima. Mio padre, vulcano di idee e sperimentazioni, mi ha trasmesso la passione per l’indagine e la meraviglia, insegnandomi a vedere oltre il velo della realtà quotidiana. Mia madre, anima artistica dell’atelier di casa, ha infuso in me l’amore per il bello e l’armonico, in un ambiente vibrante di musica, colori e profumi che hanno nutrito il mio spirito creativo fin dalla tenera età.
Studi
Passione, curiosità, sperimentazione
Il mio viaggio nel mondo dell’arte e della sostenibilità ha iniziato a prendere forma su una fondamentale base accademica in Ingegneria Ambientale. Mi ha regalato una prospettiva unica, permettendomi di esplorare l’arte attraverso il prisma della scienza e insegnandomi un profondo rispetto per la natura.
Guidata da un’insaziabile fame di conoscenza e sotto l’ala di maestri ceramisti di calibro internazionale, ho esplorato un arcobaleno di tecniche: dalle affascinanti metodologie orientali come la Raku, alle sofisticate tecniche occidentali come il Raku nudo, il Paper Clay e il Saggar Firing, passando per le tradizioni slave dell’Obvara fino alle antiche pratiche del Pit Firing e del Bucchero.
Ogni momento passato in atelier al fianco di ceramisti e artisti rinomati è stato una fonte inesauribile di ispirazione e crescita. L’emozione di condividere il tocco dell’argilla e lo scambio di idee ha lasciato un segno profondo non solo nella mia tecnica, ma anche nel mio cuore e nella mia anima.
Le collaborazioni, in cui mi tuffo sempre con entusiasmo e spirito di condivisione, mi hanno portata a progetti artistici congiunti molto coinvolgenti, in cui ho potuto esplorare temi a me cari, legati al femminile e alla sostenibilità ambientale.
Questo viaggio è costellato anche da viaggi fisici, incontri con artisti e ceramisti di culture diverse che vado a incontrare in giro per il mondo, per continuare ad imparare ed esplorare.
Quanto mi diverto con il mio lavoro!
Wabi-sabi e il fascino dell’imperfezione
Nelle filosofie orientali, come un fiume che scorre in silenzio, trovo l’eco delle mie convinzioni artistiche più profonde. Il wabi-sabi mi insegna ad abbracciare l’imperfezione e a trovare bellezza anche nell’assimetria. Attraverso il Kintsugi, provo a celebrare ogni crepa e irregolarità, a non considerarli difetti, ma storie preziose che conferiscono unicità, proprio come le anime che accolgono le mie opere nelle loro esistenze
Il viaggio come maestro di vita
La preziosità del pezzo unico
In ogni forma e in ogni lampada, intreccio una promessa di preziosità – non quella dell’opulenza materiale, ma quella della consapevolezza radicata e di un’intenzione pura. Ogni pezzo è un invito a risplendere, a illuminare non solo gli spazi che abitiamo, ma anche le vite che intessiamo.